AMIANTO....ASBESTO.... Cosa fare!!!!!
POTESI DI COME AFFRONTARE L’EMERGENZA AMIANTO……….
FASE TAMPONE:
Informare la cittadinanza con opuscoli, passaggi televisivi e comunicati web, che lo SMALTIMENTO SELVAGGIO DELL’AMIANTO “fai da te”, oltre ad essere VIETATO dalla legge, è estremamente dannoso per la salute di chi lo pratica, ma ancor di più per chi lo subisce, ovvero per coloro i quali risiedendo nelle vicinanze delle discariche abusive, ne respirano le polveri. A tal proposito, voglio ricordare, che i manufatti di amianto se triturati e/o sminuzzati in piccoli pezzetti (molti lo fanno per agevolarne il trasporto) liberano enormi quantità di molecole di asbesto (amianto) sotto forma di polvere, che soggette all’azione del vento, si depositano in ogni dove inquinando l’ambiente.
La successiva operazione da seguire, consisterebbe nell’adottare il sistema delRIUTILIZZO DEI PRODOTTI AMIANTATI ubicati all’interno delle unità abitative (Tettoie in eternit, Serbatoi per acqua potabile, Tubazioni ciminiere ecc..). Per far ciò occorrerebbe procedere direttamente nel sito di allocazione dei manufatti, mediante trattamento a base di RESINE ELASTOMERICHE. (prodotti reperibili in commercio presso i negozi fai date o presso i rivenditori di vernici e smalti). La resina spalmata con due mani, a mezzo rullo o pennello sull’intera superficie del manufatto, determinerà l'INCAPSULAMENTO (bloccaggio) delle molecole di asbesto, rendendoli non più volatili e dunque non dannose alla salute. Considerato il costo della resina, l’operazione appena descritta risulta sicuramente vantaggiosa sul piano economico, ristabilisce la salubrità dell’aria nel sito, ed inoltre posticipa nei successivi 10-12 anni la non indifferente spesa economica per la rimozione e lo smaltimento totale dei materiali amiantati.
FASE OPERATIVA E QUANTO PROPONIAMO NOI DEL MOVIMENTO:
Oggi non conosciamo la quantità di amianto allocato nelle abitazioni civili e/o negli edifici industriali dell’intero territorio Mazarese, in quanto, non è stato mai prodotto un censimento in tal senso.
Risulterebbe pertanto interessante:
· Predisporre, uno sportello informatico all’interno del Comune, destinato al censimento delle unità abitative e dei siti industriali recanti nel loro interno materiali amiantati mediante autodenuncia dei titolari senza obbligo di smaltimento.
· Predisporre nelle more della disponibilità dell’Amm.ne Comunale personale tecnico, che possa effettuare sopralluoghi nei siti già censiti al fine di verificare a mezzo di rapporti fotografici e di misurazioni, una stima della quantità dei materiali amiantati nell’intero territorio Mazarese.
· Ed infine, dopo aver individuato l’entità del problema, approntare un progetto di massima mirato allo smaltimento dell’amianto, da condividere con gli uffici competenti dell’assessorato Tutela e Ambiente della Regione Siciliaper far si che, in sinergia con l’Amm.ne Comunale si possano individuare sistemi di finanziamento mirati all’eliminazione del problema senza incidere le tasche dei cittadini.
Ci rendiamo perfettamente conto che il sistema appena descritto potrebbe risultare complesso nella gestione e nel coordinamento, ma è pur vero che, senza una corretta informazione non si potrà mai approntare una giusta programmazione destinata al corretto smaltimento dell’amianto.
Il Direttivo del
Movimento "Diritto alla Città"