COSA CAMBIA CON “BREXIT” Uscita della Gran Bretagna dall’UE
COSA CAMBIA CON “BREXIT” Uscita della Gran Bretagna dall’UE
Il termine “Brexit”, abbreviazione di "uscita britannica", che si ispira al termine “Grexit” coniato a suo tempo a proposito della Grecia, si riferisce alla ormai volontà, (prima del referendum era solo una possibilità) espressa dal 51,9% di britannici (46 milioni e mezzo), di uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea.
La Gran Bretagna rompe gli ormeggi e saluta l'Unione Europea. Un'alba d'incognite … sull'Europa dopo il referendum concesso dal premier David Cameron. Il leader storico degli euroscettici dell'Ukip, Nigel Farage, canta apertamente vittoria: "Questa è l'alba di un Regno Unito indipendente, oggi è il nostro Independence Day, è arrivato il momento di liberarci da Bruxelles”. Il presidente della commissione europea Junker ha detto: «Out is out, chi è fuori è fuori, non ci saranno rinegoziazioni dei trattati». La motivazione maggiore di voleva restare, fra questi il premier David Cameron era basata sul timore che: la Gran Bretagna fuori dall’Unione perderebbe peso nella politica internazionale e potrebbe soffrire dal punto di vista economico.
Che nessun uomo è un’isola lo disse, ironia della sorte, nel 1600, un poeta inglese, John Donne. Un nativo nella più isola delle isole,quella Gran Bretagna che ha fatto vanto della sua splendid isolation, il suo splendido isolamento da tutti conflitti europei nell’Ottocento.
Le prime conseguenze si dovrebbero vedere in borsa, nella vita quotidiana più avanti. Le prime mosse, infatti, come sempre, le faranno gli speculatori, che su ogni evento, fenomeno … decisione, studiano i modi per profittarne.
Intanto, cosa sta avvenendo?
1° E’ CROLLATA LA STERLINA - E’ la reazione dei mercati - euforica dopo il primo opinion poll che aveva dato Remain al 52% - ne è una conferma: sterlina ai minimi storici sul dollaro dopo una discesa a precipizio peggiore di quella del Venerdì Nero del 1992,panico nelle borse di mezzo mondo, futures a -6% a Londra. Terremoti finanziari a parte, è la stessa Unione Europea a dover affrontare ora un contraccolpo pesantissimo.
2°CAMERON SI E’ DIMESSO , dichiarando:"Ci dovrà essere un nuovo primo ministro eletto a ottobre, che, dovrà guidare i negoziati con l'Ue".
Cosa cambia per i britannici, che avrà riflesso sugli altri popoli europei?
L’effetto più immediato dovrebbe essere sulla libera circolazione dei britannici nei Paesi Ue: se finora bastava la carta d’identità per muoversi all’interno dello Spazio Schengen, l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue dovrebbe essere accompagnata dalla necessità per i cittadini britannici di richiedere un visto per viaggiare in Europa continentale.
Viaggi - Le vacanze nel Vecchio Continente saranno più care per i britannici: non solo perchè la caduta della sterlina nei confronti dell’euro ridurrà inevitabilmente il loro potere d’acquisto, ma anche in virtù di accordo comunitari che permettono a qualsiasi compagnia aerea dell’Ue di operare senza limiti di frequenza, capacità o prezzo nello spazio aereo europeo. "Il mercato unico ha consentito a Ryanair di promuovere la rivoluzione dei voli a basso costo in Europa.
Lavoro – E’ probabile che l’uscita del Regno Unito dall’Ue sia accompagnata da delocalizzazione di numerosi posti di lavoro. Per esempio, le grandi banche: Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan, ha avvertito all’inizio di giugno che la banca americana, che impiega oltre 16mila persone nel Regno Unito, in sei posti diversi, potrebbe rimuovere tra le 1000 e le 4000 persone, Morgan Stanley prevede di trasferire 1.000 persone delle 6.000 che ha nel Regno Unito verso l’Ue mentre Goldman Sachs dovrebbe trasferirne almeno 1.600. La Brexit darà numerosi grattacapi anche all’1,3 milioni di espatriati britannici che vivono in altri Paesi europei
PENSIONI I pensionati dovrebbero vedere disciolte come neve al sole le loro pensioni, a causa del forte deprezzamento della sterlina, che potrebbe notevolmente compromettere anche i loro investimenti immobiliari nel loro Paese di adozione.
Copertura sanitaria - Un altro problema riguarderà la loro copertura sanitaria: in molti Paesi europei, ricevono assistenza dal sistema sanitario nazionale, i cui costi vengono poi pagati dalla sanità pubblica britannica nell’ambito di accordi bilaterali. A rischio anche il destino professionale delle migliaia di funzionari britannici che lavorano per le istituzioni europee, in particolare a Bruxelles.
Avv. Giulia Ferro