NON SI SCHERZA COL FUOCO
In Sicilia c’è un “grave” e “preoccupante” deficit di vera politica.
E’ assente o latitante chi sappia fare gli interessi della comunità. Stavolta il Movimento sente il dovere di puntare il dito su colpevoli “inefficienze” degli Enti Pubblici che a macchia d’olio, danneggiano tutti.
Molto diffusamente i Bilanci comunali si approvano in primavera o in estate per cui i comuni amministrativamente operano sotto sforzo. La incredibile e colpevole inefficienza della Regione, che in tema di approvazione del Bilancio è ancor peggio, aggrava la situazione.
La nostra Regione, si sa, detiene il record della non utilizzazione di gran parte dei fondi europei che, per questo, invece di favorire l’occupazione e l’economia le danneggiano; e, oltre al danno la beffa, causa il ritorno indietro dei fondi nelle casse dell’UE. Da qualche giorno è affiorato agli onori della cronaca un altro caso “scandaloso”: 2 miliardi di € sono bloccati dai vincoli dei piani paesaggistici. Giuseppe Catanzaro, presidente di Confindustria Sicilia, fa sapere che così si mette in ginocchio non solo la classe imprenditoriale, ma l’intera collettività siciliana che,guarda caso, ha tanto bisogno di lavoro e di risorse.
Noi di Diritto alla Città abbiamo parlato tempo fa anche dei vincoli che bloccano risorse, occupazione e distribuzione di ricchezza. Iniziammo col nostro giornale numero unico nell’ottobre del 2013 quando chiedemmo con carattere d’urgenza di fare chiarezza sui vincoli soprattutto dei terreni privati. Perché davvero si possono “liberare” risorse e creare lavoro.
In un momento dove c’è tanta crisi che coinvolge la stragrande maggioranza di persone ridotte a vivere con mille stenti … non si scherzi col fuoco!
Al fine di dare il nostro contributo di idee e di collaborazione, abbiamo scritto di tanti argomenti importanti per tutta la società : … abbiamo riscontrato “assordanti” silenzi.
Abbiamo sempre avanzato proposte e dialoghi costruttivi … con tutti. Il silenzio, l’indifferenza, la passività non produce nulla, non fa nulla e porta a nulla.
Per la verità abbiamo da sempre notato tanta “generosità” nel parlare … anche troppa! Ma se alle chiacchiere non seguono i fatti non si concretizza niente.
La politica, è bene che se ne prenda coscienza, è un servizio, non business privato.
Si parla tanto dei “costi” della politica. Che sono esosi! Verissimo. Ma sarebbe giusto ed è necessario limitarli. Per esempio, nello spirito di servizio, sarebbe ideale dare rimorsi a piè di lista delle spese vive sostenute, ed eventualmente compensare il reddito dichiarato se chi svolge attività politica, sospende la sua attività.
Molto giusto sarebbe corrispondere ai professionisti, agli imprenditori, ai dipendenti privati che diventano consiglieri comunali, o deputati regionali o nazionali una indennità pari al reddito dichiarato nel loro 730 o Unico. Non 1 € in più.
Questo è il vero principio di equità e di vera volontà a limitare gli esosi costi della politica.